Intervista alla vicesindaca e assessora al Welfare del Comune di Nardò Maria Grazia Sodero

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Il Comune di Nardò ha scelto di patrocinare e ospitare l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che consente alle donne del territorio comunale non incluse nei programmi di screening di effettuare esami diagnostici gratuiti all’interno della clinica mobile di WelfareCare.

Perché il Comune ha scelto di patrocinare quest’evento?

Innanzitutto, perché qualsiasi iniziativa che favorisca la prevenzione va sostenuta. Poi perché la mammografia rappresenta l’esame fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno, che purtroppo è la neoplasia che più di frequente colpisce le donne. Infine, perché consente alle donne della nostra città non incluse nei programmi di screening di effettuare esami diagnostici che sono utilissimi. Qualche volta, di vitale importanza, dal momento che possono identificare un’alterazione della mammella prima che abbia prodotto sintomi o disturbi. L’obiettivo è anticipare per quanto possibile la diagnosi in modo da identificare il tumore e permettere trattamenti meno invasivi.

Quale messaggio volete lanciare abbracciando questo progetto?

Sono convinta che accanto alle conquiste terapeutiche sul cancro, che per fortuna fanno passi da gigante, serva fare anche conquiste “culturali” sulla prevenzione, che paradossalmente appaiono più complicate. La prevenzione è un alleato contro il cancro tanto prezioso quanto la cura. La mammografia permette di ridurre il rischio di morte per carcinoma della mammella, di ridurre gli interventi invasivi e anche di risparmiare alle pazienti e al sistema sanitario iter terapeutici impegnativi. Sposando questo progetto vogliamo dire alle donne che prendersi cura della propria salute è importantissimo.   

Qual è l’impatto di iniziative come questa dal punto di vista sociale?

Iniziative come questa rappresentano una opportunità per le donne che non rientrano nei programmi di screening, aiutandole a superare il variegato blocco di motivi che ostacolano la prevenzione: dalla mancanza di tempo alla organizzazione personale, dal disagio per l’esame alla diffidenza ed aspetti emotivi, come possono essere quelli legati alla paura per l’esito dell’esame. C’è anche un dato di contesto, fondamentale: nel sud Italia generalmente si fa meno prevenzione e si ha una conoscenza minore della sua importanza, dei fattori di rischio delle neoplasie e, persino, dell’esistenza dei programmi di screening. Quindi, se l’iniziativa è valida e utile in senso generale, è ancora più valida e utile in un territorio come il nostro.  Siamo certi che l’iniziativa avrà un riscontro molto significativo, come già successo in passato con occasioni dello stesso tipo. Ringraziamo di cuore le aziende partner che, sostenendo l’evento, lo hanno reso possibile.

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