L’Italia è tra i leader mondiali nella ricerca sul cancro, grazie alla qualità della produzione scientifica e ai progressi nella diagnosi e nelle cure. Tuttavia, il settore è ostacolato da una burocrazia lenta, dalla carenza di fondi e dalla mancanza di personale specializzato, che rallentano l’avvio delle sperimentazioni cliniche e limitano la ricerca indipendente. Nonostante un calo del 15% della mortalità per tumore in dieci anni, l’Italia investe solo l’1,2% del PIL in ricerca. Per mantenere la sua posizione di eccellenza, è urgente semplificare i processi, aumentare i finanziamenti e potenziare le competenze nei centri di ricerca.
