Intervista a Dorotea Gribaldo, Assessore alle Pari Opportunità di Rivoli

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Il Comune di Rivoli ha scelto di patrocinare e ospitare l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che consente alle donne del territorio comunale, non incluse nei programmi di screening, di effettuare esami diagnostici gratuiti all’interno della clinica mobile di WelfareCare. 

Perché il vostro Comune ha scelto di patrocinare questo evento di prevenzione?
Abbiamo scelto di patrocinare questa iniziativa perché crediamo fermamente che la prevenzione debba essere un diritto accessibile a tutte e tutti, senza barriere legate all’età o alla condizione economica. WelfareCare si pone come obiettivo le donne che, per motivi anagrafici, non sono prese in carico dal sistema sanitario. Come amministrazione, e come giovane donna, mi sento chiamata in causa nel promuovere occasioni che rendano la salute un bene realmente universale.

Quale messaggio volete diffondere abbracciando un progetto che invita le donne a prendersi cura della loro salute?
Il messaggio che vogliamo diffondere è chiaro: prendersi cura di sé è un diritto, non un privilegio. In un’epoca in cui tante donne sono costrette a rinunciare a controlli fondamentali per motivi economici, di tempo o di mancanza di informazioni, iniziative come questa lanciano il segnale che la prevenzione non deve essere un lusso, ma un’opportunità concreta per tutte. In particolare, è importante far sapere alle giovani donne che è giusto cominciare a monitorare la propria salute anche prima dei 45 anni, perché l’informazione e l’accesso precoce agli strumenti di screening possono fare la differenza.

Qual è l’impatto di iniziative come questa dal punto di vista sociale?
Come giovane assessora alle pari opportunità, mi sento di dire che questo progetto non riguarda solo la salute femminile, ma un’idea di società che vuole essere più giusta, attenta ed inclusiva. L’impatto culturale che ha quest’iniziativa risiede nel contribuire a cambiare la narrazione sulla prevenzione. Portare una clinica mobile in centro città significa portare la salute vicino alla vita quotidiana delle persone. Significa dire che anche le istituzioni locali, grazie al lavoro di associazioni come WelfareCare e delle aziende che sponsorizzano questi progetti, possono creare reti solidali e promuovere azioni concrete.

Come pensate venga accolta dalla comunità del vostro territorio?
A Rivoli la prevenzione è un valore condiviso, come dimostrato dall’affluenza alle iniziative proposte nell’ultimo anno sul tema. Lo abbiamo visto anche nelle edizioni precedenti del progetto, che hanno portato grande partecipazione e attenzione da parte dei cittadini. Siamo una comunità attenta e sensibile, pronta a rispondere positivamente quando si tratta di salute e solidarietà.

Sostenete o avete intenzione di supportare in futuro altre iniziative che hanno lo scopo di migliorare il benessere dei vostri cittadini?
Sì, promuovere politiche che mettano al centro il benessere delle persone, in tutte le sue forme, è una priorità che portiamo avanti con determinazione. Abbiamo già attivato collaborazioni con realtà del territorio, associazioni, servizi sanitari e sportelli di ascolto. La salute pubblica non può essere un discorso astratto: passa dai quartieri, dalle scuole, dai consultori e dalle iniziative di prossimità come questa. Questo è un importante tassello di un impegno più ampio che ci vede costantemente attivi nel creare reti e opportunità per il benessere diffuso.

Avete altre considerazioni?
Voglio ringraziare tutte le donne che sceglieranno di partecipare, perché questo gesto è anche un atto collettivo. Ringrazio WelfareCare per l’impegno e l’efficienza con cui porta avanti un progetto di così alto valore sociale e tutte le aziende del territorio che hanno scelto di sostenere l’iniziativa. Se la prevenzione oggi può arrivare su ruote in una piazza, allora senza dubbio stiamo andando nella direzione giusta.

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