Intervista a Anna Giugliano, Presidente di Cultura, Spettacolo, Sport e Consigliere Comunale di Pomezia

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Il Comune di Pomezia ha scelto di patrocinare e ospitare l’iniziativa “Mammografia ed Ecografia Gratuita” che consente alle donne del territorio comunale, non incluse nei programmi di screening, di effettuare esami diagnostici gratuiti all’interno della clinica mobile di WelfareCare. 

Perché il vostro Comune ha scelto di patrocinare questo evento di prevenzione?
Il nostro Comune di Pomezia ha scelto di patrocinare questo evento di prevenzione perché crediamo fortemente nell’importanza della tutela della salute pubblica e nella promozione del benessere dei cittadini. Prevenire significa agire in anticipo, informare, educare e offrire strumenti concreti per migliorare la qualità della vita. Sostenere iniziative come questa significa investire in una comunità più consapevole, più sana e più unita. È anche un modo per dimostrare il nostro impegno concreto verso le fasce più vulnerabili della popolazione, rafforzando la rete di collaborazione tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini.

Quale messaggio volete diffondere abbracciando un progetto che invita le donne a prendersi cura della loro salute?
Abbracciando un progetto che invita le donne a prendersi cura della propria salute, vogliamo diffondere un messaggio chiaro e potente: la prevenzione è un atto di amore verso se stesse e verso le persone che ci stanno accanto. Vogliamo ricordare a tutte le donne che la salute è un diritto fondamentale, e attraverso questo progetto, promuoviamo una cultura della consapevolezza, dell’ascolto del proprio corpo e dell’accesso a percorsi di prevenzione che siano concreti, inclusivi e alla portata di tutte. Perché il benessere delle donne è il benessere dell’intera comunità. L’offerta di screening gratuito rende accessibili gli esami preventivi. Informando sui rischi del tumore al seno e sulla prevenzione ma ancor di più invitando le donne a condividere le proprie esperienze e a sostenersi a vicenda per saper riconoscere i segnali d’allarme. Risulta essere importante rivolgersi tempestivamente al proprio medico o allo specialista ginecologo raccomandando che il primo passo nella lotta ai tumori al seno è il sapere individuare la malattia in fase precoce attraverso l’autopalpazione mensile, un semplice esame al seno effettuato una volta al mese per rilevare cambiamenti nella forma e nella consistenza. Fare gli screening regolari di mammografia, ecografia e visita senologia a secondo dell’età e mantenendo uno stile di vita sano, una dieta bilanciata e un’attività fisica per mantenere un peso adeguato. Inoltre, ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare sono quelle abitudini che fanno la differenza alla propria salute.

Qual è l’impatto di iniziative come questa dal punto di vista sociale?
Iniziative come questa hanno un impatto sociale profondo e duraturo. Innanzitutto, rafforzano la cultura della prevenzione, contribuendo a ridurre l’incidenza di malattie evitabili attraverso la diagnosi precoce e l’informazione corretta. In secondo luogo, promuovono l’inclusione e l’equità, offrendo a tutte, indipendentemente da età, condizione economica o provenienza, la possibilità di accedere a momenti di ascolto, consulenza e screening gratuiti. Dal punto di vista sociale, questi progetti creano legami tra istituzioni, cittadini e operatori sanitari, rafforzando la fiducia nella rete territoriale e incentivando la partecipazione attiva della comunità. Infine, sensibilizzano l’opinione pubblica sull’importanza del benessere femminile, contribuendo a rompere tabù e a valorizzare il ruolo della donna non solo come paziente, ma come protagonista della propria salute.

Come pensate venga accolta dalla comunità del vostro territorio?
Crediamo che un’iniziativa come questa venga accolta con grande favore dalla comunità del nostro territorio. La cittadinanza è sempre più attenta ai temi della salute, della prevenzione e del benessere, e sente il bisogno di occasioni concrete per informarsi, confrontarsi e ricevere supporto. Siamo convinti che la comunità saprà riconoscere il valore di un progetto che mette al centro la salute delle donne, offrendo strumenti utili e accessibili a tutte. Inoltre, la partecipazione attiva di enti, associazioni e professionisti locali favorisce un senso di appartenenza e di collaborazione che rafforza il tessuto sociale del nostro territorio. Questa iniziativa sarà vista non solo come un’opportunità sanitaria, ma anche come un gesto di cura collettiva, di vicinanza e di responsabilità condivisa.

Sostenete o avete intenzione di supportare in futuro altre iniziative che hanno lo scopo di migliorare il benessere dei vostri cittadini?
Sì, sosteniamo con convinzione e abbiamo intenzione di continuare a supportare iniziative che mirano a migliorare il benessere dei nostri cittadini. Il benessere, infatti, non riguarda solo la salute fisica, ma anche quella mentale, sociale e ambientale. Per questo motivo, il nostro impegno si estende a progetti con l’ASL e con il Consorzio Sociale Pomezia Ardea promovendo stili di vita sani, inclusione sociale, educazione, sostegno alle famiglie, prevenzione delle dipendenze e valorizzazione del territorio. Vogliamo costruire una comunità sempre più attenta, informata e partecipe. Ogni iniziativa che va in questa direzione è per noi una risorsa preziosa, e saremo sempre disponibili a collaborare con realtà pubbliche e private che condividano questi obiettivi.

Avete altre considerazioni?
È importante promuovere, all’interno delle scuole secondarie di primo e secondo grado, interventi informativi e formativi sulle malattie sessualmente trasmissibili. La prevenzione, infatti, inizia dalla conoscenza: fornire ai giovani strumenti adeguati per comprendere i rischi legati ai rapporti sessuali non protetti rappresenta un passo fondamentale per evitare la diffusione di patologie che possono compromettere seriamente la salute. Purtroppo, l’educazione sessuale nelle scuole non è ancora una pratica sistematica, e la disinformazione è diffusa, soprattutto tra i più giovani. Molte malattie sessualmente trasmissibili possono presentarsi in modo asintomatico, rendendo difficile una diagnosi precoce. Tuttavia, se individuate tempestivamente, possono essere efficacemente trattate e prevenute. Per questo motivo, si ritiene essenziale approfondire l’argomento e promuovere una cultura della prevenzione, a partire dall’ambito scolastico.


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